mercoledì 2 dicembre 2009

Notte confusa

In questa notte confusa vorrei avere già le parole pronte per essere scritte, ma non è così. Vedo intorno alla mia testa tante lettere che si continuano a mischiare vorticosamente formando velocemente parole sempre diverse, senza darmi il tempo di coglierle. Quando è così come diamine si fa a buttare giù qualcosa di decente? Come settimana è strana, mi sembra sempre di essere al lunedì. Le ore passano, ma sembrano non passare; il guaio, in questi casi, è arrivare a domenica sera senza aver ricavato nulla di buono dai sette giorni appena trascorsi, diciamo pure sette giorni sprecati, per poi ricominciare di nuovo la settimana con uno spirito suicida inaudito. Da quasi un'ora è un nuovo giorno, mercoledì. Ho paura che sarà lo stesso di ieri, e dell'altro ieri ancora, con mille stati d'umore con mille diversità. Ma il problema vero e proprio è quando lo stato emotivo non è dei migliori, e quindi mi posso solo chiedere come potrei fare a risollevarmi. Gli ultimi due giorni li ho passati a mettere toppe qua e là, liberandomi del nervosismo con una corsa mozzafiato in auto volando sulla strada bagnata, oppure con una sana litigata con uno dei genitori. E pensare che oggi sarà l'ultimo giorno di Università della settimana, quindi dovrei essere contento. Ma non lo so. La verità è che voglio concludere in modo tranquillo la giornata appena passata, per questo il letto non mi attrae più di tanto, nonostante l'ora tarda.


Dovrei rubare ogni momento passato con Marta e metterlo al replay, fino al suo prossimo bacio; è lei la tempesta che spazzia via le nubi e si trasforma in un arcobaleno, colorando la mia vita. Dovreste vederla quando riesce a malapena a controllare la contentezza per un qualcosa di bello appena successo; niente è paragonabile al suo sorriso, ai suoi occhi che ridono di gioia. La monotonia fugge a gambe levate alla sua vista. Sì, dovrei prendere tutti questi momenti e portarli nella tana del mio sconforto, così vede cosa si prova a mettersi contro di lei. Purtroppo non sempre ci riesco, con l'obbligo di trovare uno stratagemma per buttare giù quell'enorme castello.


E ora ci si mette pure il sonno, c'è qualcuno che non vuol farmi arrivare in tempo a domani, facendo sua l'esclusiva. Pare che ci stia riuscendo, ma insieme ai miei timore c'è anche la Luna, che fuori brilla come non mai. Mi porterò nei suoi sogni, e ci concederà un abbraccio lungo un sogno. E' troppo che aspetto questo momento, stanotte sarà la prima gelata della stagione, non nei nostri cuori.


Un mattino


È come baciare un tuo sorriso

Vola, vola in alto piccola mia

unisci i frammenti dei sogni

bevendo dal calice dell’Amore

5 commenti:

My ha detto...

litiga con chi vuoi, ma vai piano in macchina :-(

Sarah ha detto...

My ha scritto proprio ciò che volevo dirti io. Dai sfogo alla tua rabbia, ma non premendo uno stupido pedale, uno sfogo non varrebbe di certo la tua vita.... o mi sbaglio?! Hai testa salda per capire. Un bacio

Kylie ha detto...

Capita a volte di credere di aver sprecato il tempo e di aver concluso poco.
Il sonno non arriva e non dà pace.

Ti capisco.

Un bacio

DolceBuba ha detto...

ogni volta che passo di qui, mi va su la glicemia ! sei sempre dolcissimo ;)

@enio ha detto...

Brown asserisce che le ore migliori per scrivere sono quelle del mattino e lui si sveglia addirittura alle 4 per iniziare i suoi lavori! Sarà vero, lui dice che passa dalla zona del sogno alla parte reale della giornata...