lunedì 21 luglio 2008

Bentornati!

E aggiungerei "Che palle!". Il riferimento è chiaramente ai miei genitori, che circa 2 ore fa sono tornati freschi freschi da una vacanza in Sardegna. Ho passato due belle settimane, togliendo una sorella (se così si può chiamare) che ti rompe costantemente: mi son divertito. Mi mancheranno questi 14 giorni. Mi mancherà il dover andare a dormire la sera, per perdermi in un letto tutta la notte. Mi mancherà guardare il cielo alle 6 del mattino, e poi andare a coricarsi. Mi mancherà quella fantastica notte passata con i miei migliori amici.

E così si ricomincia. Ad avere una madre che alla sera ti spegne la luce della camera perché senno si consuma troppa luce. Si ricomincia con le solite domande come "La mangi la pasta?", quando invece sentivi a volte il bisogno di mangiare cose che somigliavano tutto ma non a un pranzo; come "Chiudi te lì? Metti poi l'antifurto? Vai a dormire che è tardi?", quando in queste è stato raro il mettere l'antifurto: tutto era aperto proprio perché andavo a dormire tardi (oppure molto presto, dipende dai punti di vista).

L'unico aspetto positivo che riesco ad immaginare in questo ritorno, è stato il fatto che il mio amato "An American Prayer" è ritornato a casa, perchè prima della loro partenza l'avevo stupidamente dimenticato in macchina.

D'ora in poi dovrò affidarmi di nuovo al mio iPod per addormentarmi. Non potrò più aprire iTunes, selezionare della buona musica New Age e metterla a ripetizione x tutta la notte, stesso discorso per lo stereo. Il PC, dopo circa 2 settimane di ininterrotto "lavoro", ricomincerà ad avere le pause notturne.

Come si può facilmente notare, l'assenza dei genitori porta a un rapido cambiamento del proprio stile di vita. C'è chi cambia in meglio e chi magari in peggio. Ma un cambiamento c'è sempre, come un modo per dire che a questo mondo ci sono anche io e posso vivere a mio modo la mia vita. Non che con i genitori non si possa vivere, i miei sono buoni come il pane, ma si corre troppe volte il rischio di sbattere contro delle enormi barriere.

Ma vabbè, nonostante questo la vita continua, con o senza genitori.



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